Matrimonio Sostenibile

NON ESISTE UN PIANETA B!

Per questo è nostro dovere proteggere il nostro pianeta
compiendo tutti gli sforzi necessari a far sì
che questo globo verde e azzurro che calpestiamo quotidianamente ritorni ad essere la nostra amata Casa.
Come Wedding Planners dobbiamo fare la nostra parte,
per quanto piccola appaia.
Il matrimonio sostenibile è la nostra risposta.

Partiamo da un'idea di futuro, un futuro dove innovazione, inclusione e sostenibilità si muovono nella stessa direzione.

Dove costruire è creare valore condiviso, dove progresso significa andare avanti tutti insieme.

Perché il futuro è la nostra destinazione, ma è il viaggio che facciamo insieme che fa la differenza.

La cultura della sostenibilità è sempre più diffusa, per questo abbiamo deciso di aggiungere qualcosa di più al nostro servizio di Wedding Planner, offrendo tutto il supporto per la realizzazione di un matrimonio sostenibile e, perché no, anche ad impatto zero!

Con l’aggiunta di questo servizio, vogliamo sposare il concetto di sostenibilità (con le sue tre componenti: ambientale, sociale ed economica) con la realizzazione di un matrimonio.

Senza dimenticare, naturalmente, che il punto di partenza per l’organizzazione di un matrimonio deve essere la PdR UNI 61 sui “Requisiti di servizio e delle figure professionali del wedding planner e del destination wedding planner.

firma Clara Trama presidente AIWP

Sostenibilità: diventa una "cosa" seria se la inserisci nei processi, per cui la misuri e la puoi verificare, è una "cosa" ancora più seria se usi gli standard ISO - ovviamente anche quelli UNI ed EN - .

Con i Matrimoni ci siamo riusciti, partendo dalla ISO 17033 sui claim di sostenibilità e grazie ai professionisti (veri) del settore (i wedding planner AIWP).

Il 19 giugno si è celebrato infatti il primo matrimonio sostenibile secondo il protocollo AIWP verificato da soggetto indipendente e con procedura pubblica!

Stefano Bonetto - Consultant and Auditor

e vissero felici e sostenibili AIWP

ADNKRONOS parla di noi e del Matrimonio Sostenibile

Il matrimonio all'Isola d'Elba è sostenibile e certificato

La miniera del Vallone di Capoliveri è la location di una della prime cerimonie certificate in Italia. La promessa d’amore diventa anche un impegno green.

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Capoliveri, 8 luglio 2022.

Sposarsi all’Elba con un matrimonio 100% sostenibile. L’hanno fatto due giovani cittadini svizzeri, innamorati dell’isola e abituali visitatori.

Il loro è stato uno dei primi matrimoni sostenibili e certificati in Italia, per la scelta della location e per la cerimonia che ha saputo valorizzare il territorio, da un punto di vista ecologico, economico e sociale. La wedding planner elbana Silvia Sottocasa ha pensato a tutto. Per ottenere la certificazione con AUDIT in Italy sono stati selezionati fornitori locali che da sempre lavorano in modo sostenibile. “L’AIWP, Associazione Italiana Wedding Planner, ha avvitato un percorso per la certificazione della professione di wedding planner e di destination wedding planner. Grazie all’impegno della presidente Clara Trama è iniziata anche la procedura per la certificazione del matrimonio sostenibile, disciplinato dalla norma nazionale UNI PDR 61:2019 sul servizio di qualità per l’organizzazione di matrimoni. Il prossimo obiettivo è quello della certificazione del matrimonio a impatto zero ISO 9001, che tiene conto anche della CO2 emessa per l’organizzazione dell’evento. Gli sposi potranno fare un bilanciamento delle emissioni prodotte, dando in cambio un contributo per la realizzazione di opere ambientali sul territorio”.

 

LOCATION ELBANE ESCLUSIVE E SOSTENIBILI PER IL VOSTRO SÌ

L’anello impreziosito dalla pirite, pietra elbana per eccellenza, potrebbe esser il primo passo di un indimenticabile viaggio d’amore sull’isola. Perché non scegliere proprio una miniera per il fatidico sì all’Elba? Magari quella del Vallone di Capoliveri, con i meravigliosi colori delle sue pietre, per una cerimonia davvero romantica. Qui Etruschi e Romani ricavavano l’Ematite, la Limonite e la Pirite. Un luogo, ricco di storia e di fascino, circondato da dolci sentieri che attraversano la macchia, massi neri e luccicanti, venature azzurre e verdi, litorali selvaggi e panorami unici.

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RICEVIMENTO CON MISE EN PLACE GREEN

Per festeggiare con amici e parenti si può scegliere la sala del museo della Vecchia Officina e dei cantieri della Miniera del Vallone e un allestimento floreale a tema. Nel palazzo delle miniere, la flower designer Angela Giusti, per esempio, ha impreziosito la sala del ricevimento di nozze dei due sposi svizzeri con piante autoctone dell’isola e mirto in fiore, intrecciati a fili di ferro. La mise en place dovrà essere placeplastic free, ad esempio in vetro, acciaio, cotone, per la sostenibilità ecologica.

 

MENÙ DI NOZZE A KM 0

Il menù sarà rigorosamente a base di ricette e prodotti dell’isola. Per esempio, un vero e proprio percorso sensoriale, come quello ideato dall’emotion chef Michele Nardi, che crea menù con ingredienti e piatti tipici, come la sburrita di baccalà dei minatori elbani, lo stoccafisso in umido con le patate e la panzanella con i profumi dell’orto, abbinati ai vini dell’isola. Per chi invece ama il cioccolato, la chocolatier Paola Bertani, medaglia d’oro 2021 al Campionato del mondo di cioccolato, propone una entrée originale: i due sposi svizzeri hanno offerto agli ospiti due delle praline del nuovo progetto di Veronica Brandi “Vivi l’Elba con gusto”, che racconta l’Isola attraverso la “pralina delle miniere” dal cuore di pan ficato, il pane del minatore di Gabriele Messina e la “pralina del relitto”, con cioccolato e acqua di mare.

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VINI E COCKTAIL CHE RACCONTANO L’ISOLA

Per la carta dei vini del ricevimento all’Elba, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tra i bianchi, tutti classificati DOC, troviamo il Bianco, perfetto con il pesce, l’Ansonica secco, che sposa benissimo sia i crostacei che i dolci, e il Moscato, probabilmente il vino dolce più diffuso nel territorio, da provare dopo cena con il dessert. I rossi, invece, esaltano al massimo il gusto delle carni, come ad esempio il Rosso Riserva DOC, assolutamente eccellente con la selvaggina, il Rosso DOC, ideale con primi, carne alla brace, ma anche con zuppe di pesce, e poi il Rosato DOC, più delicato, ottimo con gli antipasti di mare o le verdure. Il re indiscusso è però l’Aleatico Passito DOCG, da provare con la schiaccia briaca (dolce tipico elbano, realizzato con uvetta e pinoli), superbo con il cioccolato.

 

Da non perdere, per i cocktail della festa, le proposte del barman Diego Bonifacio, a base di Helba gin, il gin con essenze dell’isola (ginepro, mirto, nepitella, finocchietto selvatico): lo spritz elbano, con Helba gin, sciroppo dell’orto (botaniche elbane), blu curacao, lime e prosecco, e l’Helbaislandice tea, con Helba gin, lime, sciroppo al rosmarino, basilico in infusione, tonica mediterranea.

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MENO EMISSIONI DI CO2 PER MUOVERSI SULL’ISOLA

Organizzare il transfer degli ospiti in bus, fino al luogo scelto per la cerimonia: gli sposi svizzeri hanno optato per un unico mezzo di trasposto per gli invitati, consentendo di ridurre le emissioni di CO2, nel rispetto del format green.

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Ne hanno parlato anche:

UNA CHIACCHIERATA FRA SUSANNA BAGNOLI DI STRADENUOVE.NET
E LA NOSTRA SILVIA SOTTOCASA

Il Sì lo voglio sostenibile

Aumenta la voglia di sposarsi con un evento dal minor impatto possibile sull’ambiente. Il racconto di una wedding planner che organizza matrimoni sostenibili.
Quanto impatto crea un matrimonio sull’ambiente? Certamente non è un evento neutro. Trasporti, cibo in quantità, oggettistica varia. La richiesta dei futuri sposi di avere eventi con una impostazione sostenibile è in crescita, la sensibilità negli ultimi anni è notevolmente aumentata. Ma certo non basta aver scelto le partecipazioni in carta riciclata, per dire che un matrimonio è sostenibile. Per farlo nel migliore dei modi possibili, serve qualche elemento in più e tra l’altro occorre essere disposti a spendere anche di più.

Un matrimonio sostenibile costa in media un 25% in più di uno ‘standard’ – spiega Silvia Sottocasa, wedding planner che opera all’Isola d’Elba – è un vero e proprio lusso, e devo dire che chi decide di andare in questa direzione accetta di dover investire più denaro, consapevole che sta facendo qualcosa di buono per l’ambiente”. Sempre per restare alle partecipazioni, quelle in carta riciclata e biocompostabili ne sono un esempio. Una volta usate le puoi piantare nel terreno.

Sottocasa fa la wedding planner da oltre dieci anni e negli ultimi quattro si è focalizzata nell’organizzare eventi che producano il minor impatto possibile. Una esigenza nata un po’ dalle richieste ricevute e un po’ anche dall’inclinazione personale della professionista che vive all’Isola d’Elba da oltre venti anni, ne conosce la bellezza incontaminata e nel suo lavoro vuole lasciarla intatta il più possibile. Pur volendo accogliere le molte richieste, anche dall’estero, di coppie che desiderano per il loro giorno più importante una location fuori dal comune. “La prima volta che ho ragionato seriamente e mi sono posta il problema di come potevo fare a limitare i ‘danni’ di una cerimonia è stato nel 2018 – racconta Sottocasa– per una matrimonio sull’isola di Pianosa. Per i tavoli del banchetto abbiamo selezionato pancali vecchi, che andavano smaltiti, e che sono stati recuperati e restaurati da artigiani del posto. Il baldacchino all’aperto per la festa è stato costruito con testate di letto da buttare, anche queste recuperate. Niente lancio di riso o pasta, per non sporcare, ma delle semplici bacchette di legno con campanelli da far suonare, per salutare i neo sposi. Tutti gli invitati erano stati dotati di una pochette di liuta personale per ‘tenersi’ il loro bicchiere in vetro”.

Non è finita qui, in quell’occasione. A tutti fu dato un regolamento per comportarsi in modo adeguato sull’Isola, per il corretto smaltimento dei rifiuti nei vari bidoni posizionati – con una grande attenzione alle cicche di sigaretta – e non mancò una attenta sorveglianza affinché i comportamenti fossero rispettosi del territorio. Quella prima volta per Silvia ha fatto da ‘driver’ per spingersi oltre fino a incrociare la strada dell’Associazione Italiana Wedding Planner,  che nel 2021 avvia il percorso per arrivare a un protocollo per il ‘matrimonio sostenibile’, in base alle regole stabilite dalla norma ISO 20121, che disciplina l’organizzazione sostenibile degli eventi in generale e che è stata applicata per la prima volta in occasione delle Olimpiadi di Londra del 2012.  La sostenibilità è declinata in tre dimensioni, ecologica, economica e sociale.

Al primo punto c’è il ‘niente sprechi’, differenziare i rifiuti, per il cibo e le bevande far ricorso a aziende del territorio e ai prodotti locali – ecco la sostenibilità economica – quindi all’Elba sì al polpo nel piatto, no al caviale. Inoltre per l’evento occorre impiegare fornitori locali, ecco l’impatto sociale.

L’idea è che il territorio non deve uscire devastato da un matrimonio – spiega la wedding planner – ma intatto e anzi arricchito. Il primo evento all’Elba celebrato nel rispetto del protocollo di sostenibilità è stato a giugno di quest’anno, con una coppia dalla Svizzera che ha scelto di sposarsi alla miniera di Calamita, a Capoliveri, uno scenario unico, recuperato al pubblico negli ultimi anni e molto caro agli elbani”. Tutto risolto? No, certamente. Restano molte difficoltà legate anche alle specificità dei luoghi. Se vuoi usare le eccedenze di cibo di un evento all’Elba per un progetto solidale è piuttosto complicato organizzare trasporti con un timing adeguato in modo che arrivino a destinazione magari sulla terraferma. Ma la sfida è aperta e tanti professionisti come Silvia sono pronti ad affrontarla. C’è anche un’altra battaglia. Il percorso per arrivare a fare cerimonie ad impatto zero, che prevedano cioè di poter ‘compensare’ la CO2 prodotta dall’evento. Anche in questo caso occorre avere disponibilità a spendere, per acquistare ‘crediti’ da investire in progetti che hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni ambientali sul territorio.

Mi è capitato di occuparmi anche di questo – racconta Silvia – la cifra che gli sposi hanno pagato è stata destinata a un progetto di riforestazione dell’appennino toscano. Adesso cerco progetti da sostenere nelle ‘mie’ isole dell’arcipelago toscano’. Ancora passi avanti da fare verso obiettivi sempre più ambiziosi nel mondo del wedding e un messaggio lanciato a chi mette in piedi progetti di tutela ambientale. Per un sostegno rivolgersi ai futuri sposi.

Qui l’articolo di Stradenuove.net

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