La Storia della Torta Nuziale:
dalle Antiche Culture
alla Regina Vittoria
LE RADICI DELLA TORTA NUZIALE NELL’ANTICA GRECIA E ROMA
La tradizione della torta nuziale è molto antica e ha radici profonde, che addirittura si pongono nella cultura greca e romana. In queste antiche culture, veniva solitamente offerta una torta bianca decorata con frutta secca e miele, come simbolo di prosperità e fertilità. Nel corso dei secoli, la torta nuziale ha subito numerose trasformazioni e si è arricchita di nuove decorazioni e sapori, diventando un simbolo di amore e felicità.
IL MEDIOEVO E LA TRASFORMAZIONE DELLA TORTA NUZIALE
Durante il Medioevo, la torta nuziale assumeva spesso la forma di una grande pila di dolci, come biscotti e crostate, che gli ospiti portavano al matrimonio come dono agli sposi. Con il passare del tempo, la torta nuziale ha iniziato ad assumere forme più sofisticate, come quella a più piani, e ad essere decorata con frutta fresca, fiori e zucchero.
Tuttavia, la torta nuziale come la conosciamo oggi, bianca e a più strati, si affermò a partire dal XIX secolo come una delle eredità più durature e universali della regina Vittoria d’Inghilterra.
THOMAS RICH E LA TORTA A CAMPANILE
Già in passato erano state preparate torte di notevole altezza, come quella creata da Thomas Rich, un apprendista pasticciere di Londra, agli inizi del XVIII secolo, per sorprendere la sua futura moglie. Il dolce si ispirava al campanile della chiesa di St Bride’s, il più alto della città. Quella sfida avrebbe costituito un precedente da superare. La meccanizzazione dei laboratori dolciari ha permesso la realizzazione di torte nuziali sempre più complesse e sontuose, spesso considerate oggetti da esibire.
LA REGINA VITTORIA E LA NASCITA DELLA TORTA NUZIALE MODERNA
Tuttavia, nel 1840, durante il banchetto di nozze della regina Vittoria d’Inghilterra con il principe Alberto, la torta nuziale trovò la sua massima espressione. Pioniera in diversi aspetti della vita personale e monarchica, Vittoria inaugurò una tradizione anche nell’abbigliamento da sposa, presentandosi all’altare con un vestito bianco, simbolo di giovinezza e di purezza verginale, che si impose come riferimento per le future spose della famiglia reale.
La torta nuziale del 1840, progettata da John C. Mauditt, pasticciere della casa reale, aveva diversi strati uniti tra loro, pesava 136 chili ed era decorata con bouquet e ghirlande floreali, nonché con un amorino che indicava la data delle nozze. Tuttavia, l’elemento più sorprendente era la riproduzione di Britannia, la personificazione della Gran Bretagna, vestita con un costume classico e in atto di benedire la coppia reale. Ai piedi degli sposi comparivano un cane e delle tortore, simboli rispettivamente di fedeltà e di felicità. Ebbe inizio così la consuetudine di porre in cima alle torte le riproduzioni dei due coniugi.
L’EVOLUZIONE DELLA TORTA NUZIALE IN EUROPA E NEL MONDO
Da quel momento, il dessert divenne più un simbolo che un piacere per il palato, doveva colpire la vista prima ancora che il gusto. Era inoltre un prodotto per pochi, un marchio del lusso monarchico che il popolo poteva ammirare attraverso le riproduzioni sui giornali. A poco a poco le torte divennero sempre più imponenti, alte e stratificate, e alla fine del XIX secolo erano diventate un complemento indispensabile di qualsiasi matrimonio reale.
In Italia e in Francia, le prime torte nuziali bianche comparvero solo nella metà del XX secolo, mentre in Spagna il dolce inglese venne emulato già nel 1906, in occasione delle nozze tra il re Alfonso XIII e la principessa britannica Vittoria Eugenia di Battenberg. La casa reale spagnola commissionò la torta a un pasticciere londinese. Trasportato da Londra a Madrid in quattro scatole, il dolce pesava trecento chili ed era alto quasi due metri. Tre giorni prima delle nozze fu esposto nell’Alcázar Real per essere ammirato dai curiosi. La stampa diede grande risalto all’arrivo di quella che potremmo definire la prima wedding cake spagnola.
L’ARTE DI PREPARARE UNA TORTA NUZIALE INDIMENTICABILE
L’impasto del dolce era chiamato dagli inglesi “impasto reale” ed era costituito da ghiaccia reale, pan di Spagna e diversi aromi. Al centro figuravano lo scudo, il monogramma e la corona reale. In quell’occasione, la torta fu servita su un vassoio d’argento con un cucchiaio d’oro dal manico d’argento lungo circa sessanta centimetri. Il giorno delle nozze, fu la principessa Vittoria ad affondare il coltello nella torta e distribuire le fette agli invitati, come voleva la tradizione.
Ogni cultura ha le sue tradizioni e i suoi rituali legati alla torta nuziale. In Italia, ad esempio, la torta nuziale è spesso fatta con la pasta di mandorle e decorata con fiori e frutta, mentre in America è molto comune la torta a più piani. In alcune culture africane, la torta nuziale viene addirittura portata in processione per le strade del paese, accompagnata da musica e danze tradizionali.
Inoltre, la torta nuziale ha spesso un significato religioso o culturale che va oltre la semplice festa di matrimonio. Ad esempio, in alcune culture la torta nuziale rappresenta l’unione di due famiglie, mentre in altre è vista come un simbolo di fertilità e di prosperità. La torta nuziale può essere vista anche come un momento di celebrazione non solo per gli sposi, ma anche per le loro famiglie e amici.
La preparazione della torta nuziale è un’arte che richiede grande abilità e competenza. Gli ingredienti, la decorazione e la presentazione della torta devono essere scelti con cura per creare un’esperienza indimenticabile per gli sposi e i loro ospiti.
CONCLUSIONI
In sintesi, la torta nuziale come la conosciamo oggi, bianca e a più strati, si affermò a partire dal XIX secolo come una delle eredità più durature e universali della regina Vittoria d’Inghilterra. Da quel momento, il dessert divenne più un simbolo che un piacere per il palato, doveva colpire la vista prima ancora che il gusto. Era inoltre un prodotto per pochi, un marchio del lusso monarchico che il popolo poteva ammirare attraverso le riproduzioni sui giornali. Col passare degli anni la torta nuziale diventò un complemento indispensabile di qualsiasi matrimonio reale, anche se in alcuni paesi ci volle ancora del tempo prima che la tradizione venisse adottata.
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L'Autrice
Oltre un decennio fa, fonda la Clara Trama Wedding Planner.
Nel corso degli anni si specializza in Programmazione NeuroLinguistica – PNL – come Master Pratictioner e Business Master Pratictioner.
Clara è l’autrice sia del recentissimo libro “La filosofia del wedding planner: Storie di successo”, sia dell’altrettanto noto “Diventa una Wedding Planner di Successo”.
Inoltre è Fondatrice e Presidente di Associazione Italiana Wedding Planner nonché Vice Presidente di Confassociazione Toscana.
Clara è Project leader della Pdr 61:2019, e della Pdr 106 per il contenimento del Covid eventi matrimonio.
È anche grazie al suo prezioso contributo che la Prassi di Riferimento 61:2019 si è evoluta, trasformandosi nelle Norme UNI 11954 e UNI 11955
La sua nomina più recente? Vice Presidente Esecutivo di Confassociazioni Tourism, Food and Hospitality.
Infine Clara Trama è Esperto del Tavolo per la PdR Celebranti in sede UNI, Unione Normative Italiana.