AIWP all’evento “Valorizzare l’Italia – con il Governo Meloni”: la Vice Presidente Delia Cualbu porterà la voce delle Wedding Planner tra le professioni del turismo italiano

AIWP all’evento “Valorizzare l’Italia – con il Governo Meloni”: la Vice Presidente Delia Cualbu porterà la voce delle Wedding Planner tra le professioni del turismo italiano Un appuntamento strategico per il turismo sardo e nazionale Un importante appuntamento istituzionale sul turismo italiano e sardo vedrà tra i protagonisti anche l’Associazione Italiana Wedding Planner (AIWP), che sarà rappresentata dalla Vice Presidente Nazionale Delia Cualbu, chiamata a intervenire accanto a esponenti politici, rappresentanti di categoria e operatori del settore. L’evento, dal titolo “Valorizzare l’Italia – con il Governo Meloni”, organizzato dal Dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia Sardegna, si svolgerà il prossimo 20 giugno presso il Delta Hotels by Marriott di Olbia. Sarà un’occasione di confronto pubblico per presentare i risultati raggiunti dal Governo in questi due anni e mezzo e per ribadire il valore strategico del turismo per la crescita del Paese e della Sardegna. Al centro del dibattito: le nuove professioni del turismo Tra i temi che saranno al centro del dibattito: Le politiche nazionali in ambito turistico; Le sfide per la valorizzazione territoriale; Il ruolo cruciale delle nuove professioni turistiche, tra cui quella del Wedding Planner e del Destination Wedding Planner. “Il wedding tourism, leva straordinaria per il Made in Italy” “Sarà un’opportunità preziosa – anticipa Delia Cualbu – per portare all’attenzione delle istituzioni l’importanza di riconoscere e integrare nel sistema turistico nazionale tutte le professioni che generano valore, attrattività e indotto sul territorio. Il settore del wedding tourism rappresenta una leva straordinaria per il Made in Italy, soprattutto in Sardegna. Come AIWP lavoriamo ogni giorno per il suo riconoscimento normativo, formativo e istituzionale.” Un parterre di alto livello con il Ministro Santanchè Tra gli altri relatori attesi: l’On. Francesco Mura, Marco Di Gangi, Ramona Cherchi, Natale Ditel, Paolo Manca, l’On. Salvatore Deidda, l’On. Gianluca Caramanna, e in collegamento il Ministro del Turismo Daniela Santanchè. AIWP nei tavoli istituzionali: la missione continua La partecipazione di Delia Cualbu rappresenterà un momento significativo per l’associazione, che prosegue con determinazione la sua azione di tutela, valorizzazione e rappresentanza della figura professionale del Wedding Planner ai sensi della norma UNI 11954, nel quadro della Legge 4/2013 e delle strategie di sviluppo del turismo sostenibile. AIWP continuerà a portare avanti la propria missione anche nei tavoli istituzionali, rafforzando il dialogo con le forze politiche, le regioni e gli enti di settore per dare voce a una professione che merita piena dignità e riconoscimento. L’autrice: Clara Trama Clara Trama Oltre un decennio fa, fonda la Clara Trama Wedding Planner. Nel corso degli anni si specializza in Programmazione NeuroLinguistica – PNL – come Master Pratictioner e Business Master Pratictioner. Clara è l’autrice sia del recentissimo libro “La filosofia del wedding planner: Storie di successo”, sia dell’altrettanto noto “Diventa una Wedding Planner di Successo”. Inoltre è Fondatrice e Presidente di Associazione Italiana Wedding Planner nonché Vice Presidente di Confassociazione Toscana. Clara è Project leader della Pdr 61:2019, e della Pdr 106 per il contenimento del Covid eventi matrimonio. È anche grazie al suo prezioso contributo che la Prassi di Riferimento 61:2019 si è evoluta, trasformandosi nelle Norme UNI 11954 e UNI 11955 La sua nomina più recente? Vice Presidente Esecutivo di Confassociazioni Tourism, Food and Hospitality. Infine Clara Trama è Esperto del Tavolo per la PdR Celebranti in sede UNI, Unione Normative Italiana. Settings
Il riconoscimento della professione del Wedding Planner in Italia: cosa prevede la legge

Il riconoscimento della professione del Wedding Planner in Italia: cosa prevede la legge Il quadro normativo completo: dalle Leggi 4/2013 e 13/2023 alle norme UNI per una professione certificata e tutelata L’Associazione Italiana Wedding Planner (AIWP) desidera fare chiarezza, in modo trasparente e documentato, sul tema del riconoscimento professionale della figura del Wedding Planner e del Destination Wedding Planner in Italia. La professione è già oggi regolamentata e riconoscibile nel nostro ordinamento, grazie a un preciso quadro normativo. 1. LEGGE 4/2013 – Professioni non organizzate in ordini o collegi La Legge 4 del 14 gennaio 2013 disciplina le cosiddette professioni non regolamentate, ovvero quelle che: non sono organizzate in albi, ordini o collegi, vengono esercitate in modo abituale, prevalente e professionale, si basano su competenze certificate o autocertificate, secondo i principi di trasparenza, qualità, correttezza e aggiornamento continuo. Il Wedding Planner rientra pienamente tra queste professioni. Non è necessario un albo, ma sono richiesti formazione seria, competenze verificabili e rispetto delle norme tecniche di settore. 2. LEGGE 13/2023 – Riforma del sistema di certificazione delle competenze La Legge 13 del 23 marzo 2023 introduce il principio della certificazione delle competenze basata su norme tecniche UNI, riconoscendo il ruolo centrale della normazione tecnica e degli organismi accreditati. In pratica, le professioni non regolamentate come quella del Wedding Planner possono ottenere riconoscimento formale attraverso un sistema di: formazione qualificata, certificazione accreditata delle competenze, norme tecniche volontarie UNI condivise a livello nazionale ed europeo. 3. Norme UNI di riferimento – UNI 11954 e UNI 11955 AIWP ha promosso e presieduto il tavolo UNI che ha portato alla pubblicazione di due norme fondamentali: UNI 11954:2024 – “Attività professionali non regolamentate – Wedding Planner – Requisiti di conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità”. UNI 11955:2024 – “Attività professionali non regolamentate – Destination Wedding Planner – Requisiti di conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità”. Entrambe le norme definiscono: i requisiti minimi per operare con qualità e competenza, i percorsi formativi consigliati, i criteri per la valutazione oggettiva delle competenze ai fini della certificazione. 4. Come si ottiene il riconoscimento professionale Il riconoscimento della figura professionale avviene attraverso un iter strutturato: Formazione professionale conforme alla norma UNI, presso enti accreditati e riconosciuti. Esame di certificazione presso un organismo accreditato (es. Intertek Italia S.p.A.), che verifica il possesso delle competenze previste dalle norme UNI. Iscrizione volontaria a un’associazione professionale come AIWP, ai sensi della Legge 4/2013, che garantisce aggiornamento continuo, codice etico, assicurazione e tutela della professione. Utilizzo del marchio/certificazione per dimostrare in modo trasparente ai clienti il proprio livello professionale. 5. Il nuovo Codice ATECO 96.99.93 – Wedding e Event Planner Dal 2025 è stato introdotto nel sistema ATECO il codice: 96.99.93 – Attività di wedding planner e organizzazione di eventi(classificato tra le attività dei servizi alla persona) Questo codice consente oggi alle professioniste e ai professionisti del settore di registrare formalmente la propria attività presso la Camera di Commercio o l’Agenzia delle Entrate, contribuendo alla tracciabilità e valorizzazione del settore. Conclusione Il Wedding Planner è una professione riconosciuta ai sensi delle leggi italiane in vigore, e dotata oggi di: Riferimento normativo (Legge 4/2013 e Legge 13/2023) Norme tecniche ufficiali (UNI 11954 e 11955) Percorsi formativi certificabili Codice ATECO dedicato (96.99.93) Certificazioni accreditate Associazione professionale nazionale (AIWP) Il riconoscimento non passa da un albo, ma da norme, competenze certificate, responsabilità e trasparenza. È questo il percorso che AIWP promuove, tutela e rappresenta con orgoglio, per tutte le professioniste e i professionisti che operano nel rispetto della legalità e della qualità. Come Presidente dell’Associazione Italiana Wedding Planner, il mio impegno è tutelare con fermezza questa professione, garantire legalità, qualità e dignità a chi la esercita con passione e competenza. Anche quando qualcuno sceglie di negarne l’esistenza, io continuo a lavorare – ogni giorno – per proteggere il futuro di tutte, anche di chi oggi non sa di starne beneficiando. Clara TramaPresidente AIWP – Associazione Italiana Wedding PlannerTavolo UNI 11954 – 11955 – Wedding e Destination Wedding Planner L’autrice: Clara Trama Clara Trama Oltre un decennio fa, fonda la Clara Trama Wedding Planner. Nel corso degli anni si specializza in Programmazione NeuroLinguistica – PNL – come Master Pratictioner e Business Master Pratictioner. Clara è l’autrice sia del recentissimo libro “La filosofia del wedding planner: Storie di successo”, sia dell’altrettanto noto “Diventa una Wedding Planner di Successo”. Inoltre è Fondatrice e Presidente di Associazione Italiana Wedding Planner nonché Vice Presidente di Confassociazione Toscana. Clara è Project leader della Pdr 61:2019, e della Pdr 106 per il contenimento del Covid eventi matrimonio. È anche grazie al suo prezioso contributo che la Prassi di Riferimento 61:2019 si è evoluta, trasformandosi nelle Norme UNI 11954 e UNI 11955 La sua nomina più recente? Vice Presidente Esecutivo di Confassociazioni Tourism, Food and Hospitality. Infine Clara Trama è Esperto del Tavolo per la PdR Celebranti in sede UNI, Unione Normative Italiana. Settings
ATECO 2025: la nuova classificazione che ogni Wedding Planner deve conoscere

ATECO 2025: la nuova classificazione che ogni Wedding Planner deve conoscere Come il passaggio da 96.09.05 a 96.99.93 ridefinisce il tuo business matrimoniale senza creare complicazioni È lunedì mattina. Apri la mail e trovi un messaggio dal tuo commercialista con oggetto “URGENTE: Nuovo codice ATECO”. Il cuore ti si ferma per un secondo. Altre scartoffie? Altri costi? Altre complicazioni? Fermati, respira. Quello che sta succedendo è molto meno drammatico di quanto sembri. Anzi, è quasi… invisibile. Dal 1° aprile 2025, il tuo codice ATECO è cambiato da 96.09.05 a 96.99.93. Sulla carta sembra un terremoto, nella realtà è più come spostare un quadro di due centimetri a destra: tecnicamente è diverso, praticamente non cambia nulla. Perché è successo (e perché non devi preoccuparti) Ricordi quando Instagram ha cambiato il logo? Tutti si sono lamentati per due settimane, poi nessuno ci ha più pensato. Ecco, questo è simile, solo che invece di un’app è la burocrazia italiana che si è data una rinfrescata. L’ISTAT ha deciso di aggiornare i codici ATECO perché il mondo del lavoro è cambiato. Nel 2007, quando è nata la classificazione precedente, organizzare un matrimonio significava soprattutto gestire fornitori e timeline. Oggi? Gestisci anche social media, live streaming, app personalizzate, e magari coordini persino i droni per le riprese aeree. Il nuovo codice 96.99.93 si chiama “Servizi di organizzazione di feste e cerimonie” invece del vecchio “Organizzazione di feste e cerimonie”. Hanno aggiunto “Servizi” perché finalmente hanno capito che non sei solo una che “organizza”, ma una professionista che eroga servizi specializzati. “È come se avessero finalmente capito che non siamo le signorine che scelgono i fiori, ma consulenti strategiche per uno dei giorni più importanti della vita delle persone.” Cosa cambia davvero (spoiler: quasi niente) La buona notizia Non devi fare assolutamente nulla. Zero. Nada. Le Camere di Commercio si occupano di tutto automaticamente. È come quando il tuo telefono si aggiorna durante la notte: ti svegli e funziona tutto come prima, solo che sotto il cofano è tutto più moderno. Esempi dal mondo reale Il Matrimonio di Giulia e Marco (Toscana, 150 invitati) Budget 35.000€, villa storica, tre giorni di celebrazioni. La wedding planner ha gestito: coordinamento 15 fornitori, timeline per 72 ore di eventi, gestione ospiti internazionali, live streaming per nonni impossibilitati a viaggiare, coordinamento social media per condivisione controllata. Con il vecchio codice: “organizzazione matrimonio” Con il nuovo codice: “servizi specializzati di organizzazione matrimonio” Cambia qualcosa per Giulia e Marco? No. Cambia qualcosa per la wedding planner? Sulla carta è più riconosciuta, nella pratica fattura allo stesso modo. Il Matrimonio Intimo di Sara e Luca (Roma, 30 invitati) Budget 12.000€, ristorante storico, un solo giorno. Anche qui: selezione location, negoziazione contratti, timeline dettagliata, coordinamento giorno del matrimonio, gestione piccoli imprevisti (lo zio che arriva in ritardo, la pioggia improvvisa). Il lavoro è lo stesso, il riconoscimento è migliore. Il Matrimonio Luxury di Alessandra e Stefano (Costiera Amalfitana, 80 invitati) Budget 80.000€, tre location diverse, ospiti internazionali. Wedding planner ha coordinato: transfer in elicottero, permessi speciali per location, gestione allergeni per 6 nazionalità diverse, coordinamento fotografo internazionale, gestione regalo beneficenza. Stesso discorso: più complessità riconosciuta, stessa operatività quotidiana. La procedura (che non è una procedura) Ecco tutto quello che devi fare: Niente Controllare tra qualche mese che sulla tua visura camerale appaia il nuovo codice Aggiornare eventualmente il sito web (ma senza fretta) Se vuoi essere pignola Controlla la visura camerale a giugno/luglio 2025 Verifica che nelle nuove fatture appaia il codice corretto Aggiorna la bio del sito con “servizi specializzati di organizzazione matrimoni” Se qualcosa va storto L’unica cosa che potrebbe andare “storta” è che il sistema automatico non riconosca perfettamente la tua attività specifica. In quel caso, una telefonata alla Camera di Commercio risolve tutto in dieci minuti. Come trasformare questo “problema” in opportunità Nella comunicazione con i clienti Invece di nascondere il cambiamento, usalo: “Come avrai sentito, il settore del wedding planning è cresciuto così tanto che l’ISTAT ha dovuto creare una classificazione specifica per i nostri servizi. Non siamo più ‘organizzatrici di eventi’, ma erogatrici di ‘servizi specializzati’. È il riconoscimento ufficiale che quello che facciamo richiede competenze specifiche e professionalità.” Nel marketing Aggiorna il sito: “Servizi specializzati di organizzazione matrimoni” Sui social: “Ufficialmente riconosciute come specialiste” Nelle presentazioni: “Categoria professionale certificata ISTAT” Checklist pratica Segna sul calendario “controllo visura camerale – giugno/luglio 2025” Prepara una frase standard per spiegare il cambiamento ai clienti curiosi Valuta se aggiornare il sito (senza stress, puoi farlo quando capita) Tieni presente il nuovo codice per le prossime fatture Il lato positivo che non ti aspetti Questo cambiamento è actually una vittoria. Per anni il nostro settore è stato visto come “extra”, “superfluo”, “per chi ha soldi da buttare”. Ora l’ISTAT dice ufficialmente: “Queste professioniste erogano servizi specializzati”. Non è più “organizza matrimoni”, è “eroga servizi specializzati di organizzazione matrimoni”. La differenza è enorme, anche se sottile. Azioni concrete per i prossimi mesi Comunica con sicurezza: non stai “subendo” un cambiamento, stai beneficiando di un riconoscimento Aggiorna gradualmente i tuoi materiali, senza fretta ma con orgoglio Usa questa evoluzione per posizionarti ancora meglio nel mercato La verità? Questo cambiamento ti facilita la vita più di quanto la complichi. È il riconoscimento ufficiale che sei una professionista specializzata, non una che “aiuta con i matrimoni”. E se un giorno una futura sposa ti dirà “Ma cosa ci vuole a organizzare un matrimonio?”, potrai rispondere: “Abbastanza che l’ISTAT ha dovuto creare una categoria specifica per quello che facciamo”. Non male come risposta, vero? L’autrice: Clara Trama Clara Trama Oltre un decennio fa, fonda la Clara Trama Wedding Planner. Nel corso degli anni si specializza in Programmazione NeuroLinguistica – PNL – come Master Pratictioner e Business Master Pratictioner. Clara è l’autrice sia del recentissimo libro “La filosofia del wedding planner: Storie di successo”, sia dell’altrettanto noto “Diventa una Wedding Planner di Successo”. Inoltre è Fondatrice e Presidente di Associazione Italiana Wedding Planner nonché Vice Presidente di Confassociazione Toscana. Clara è Project leader della Pdr 61:2019, e
Cosa rischia un Wedding Planner e perché è fondamentale una polizza RC Professionale

Cosa rischia un Wedding Planner e perché è fondamentale una polizza RC Professionale Nel settore dei matrimoni, i wedding planner rivestono un ruolo fondamentale: sono i professionisti che trasformano i sogni delle coppie in realtà, occupandosi di ogni dettaglio, dalla scelta della location alla gestione dei fornitori, fino alla coordinazione del giorno più importante della vita. Tuttavia, come per qualsiasi professione, quella del wedding planner comporta alcuni rischi legati alla gestione degli eventi, che potrebbero portare a richieste di risarcimento da parte dei clienti o terzi. Per proteggersi adeguatamente da queste situazioni, è essenziale che ogni wedding planner consideri di stipulare una polizza di Responsabilità Civile Professionale. Scopriamo insieme quali sono i principali rischi di questa professione e perché una polizza assicurativa può fare davvero la differenza. 1. Errori nella pianificazione dell’evento La pianificazione di un matrimonio comporta una serie di scelte cruciali: dalla selezione dei fornitori alla gestione del budget, fino all’organizzazione delle tempistiche. Qualsiasi errore in questi ambiti potrebbe portare a un matrimonio disorganizzato o a un servizio non conforme alle aspettative della coppia. Ad esempio, una location non idonea o un fornitore che non rispetta le promesse potrebbe provocare danni economici e reputazionali per il wedding planner, con il rischio di dover affrontare richieste di risarcimento. 2. Gestione delle aspettative e contratti con i clienti I wedding planner sono spesso coinvolti in contratti complessi con i loro clienti. Se qualcosa non va come previsto – come una modifica dell’orario della cerimonia o la scelta di un fornitore sbagliato – possono nascere dispute legali. Una polizza RC Freelance protegge il wedding planner da potenziali richieste di risarcimento, qualora le aspettative e gli accordi attesi non siano stati soddisfatti. 3. Errori nella gestione dei fornitori La gestione di diversi fornitori, ognuno con compiti specifici, è uno degli aspetti più delicati del lavoro di un wedding planner. Se un fornitore non dovesse rispettare gli accordi o non dovesse presentarsi, i danni potrebbero ricadere sul wedding planner, che potrebbe essere chiamato a rispondere per i disagi creati al cliente. 4. Violazione di diritti d’autore o utilizzo improprio di contenuti Nella creazione dei materiali per il matrimonio, come inviti, fotografie, e video, i wedding planner devono fare attenzione a non violare diritti d’autore. L’utilizzo di contenuti protetti da copyright senza licenza (come immagini, musica, o video) potrebbe dar luogo a dispute legali e richieste di risarcimento. 5. Gestione di crisi e imprevisti Gli imprevisti sono all’ordine del giorno in ogni matrimonio, dalle condizioni meteo sfavorevoli a situazioni dell’ultimo minuto che mettono alla prova la capacità di gestione del wedding planner. Se un’emergenza non viene affrontata tempestivamente, o se le decisioni prese non dovessero risolvere il problema, l’azienda cliente potrebbe richiedere un risarcimento per il danno subito. Perché è fondamentale una polizza RC Professionale per un Wedding Planner? Considerando tutti i rischi legati alla professione, è evidente quanto un wedding planner possa trovarsi ad affrontare situazioni che potrebbero sfuggire dal proprio controllo. Una polizza RC Professionale dedicata ai Freelance offre la protezione necessaria per coprire richieste di risarcimento derivanti da errori, omissioni o incidenti involontari. Questa assicurazione permette ai professionisti di concentrarsi sul proprio lavoro, senza temere le conseguenze legali di situazioni impreviste. Rispetto degli standard UNI 11954: perché la RC Professionale è un requisito di qualità La polizza di Responsabilità Civile Professionale si configura anche come uno strumento in linea con quanto stabilito dalla norma UNI 11954, che disciplina in modo dettagliato le competenze, le responsabilità e i requisiti della figura del Wedding Planner professionista. Questa norma tecnica riconosce tra gli obblighi essenziali del professionista la tutela del cliente, la corretta gestione del rischio e la salvaguardia dell’integrità e della reputazione professionale. Sottoscrivere una copertura assicurativa non rappresenta soltanto una forma di protezione personale, ma anche un impegno concreto nel rispettare standard di qualità e affidabilità riconosciuti a livello nazionale, a vantaggio del proprio operato e della fiducia del cliente. Come scegliere la polizza giusta? Oggi, grazie alla digitalizzazione, le polizze assicurative per wedding planner sono sempre più personalizzabili, permettendo di adattare la copertura alle specifiche esigenze di ciascun professionista. Ogni wedding planner ha un’attività unica, e per questo motivo è fondamentale scegliere una polizza che tenga conto delle peculiarità del settore e dei rischi legati alla professione.AIWP ha avviato una collaborazione con Lokky, un broker assicurativo digitale, proprio per offrire polizze professionali completamente personalizzabili, pensate per proteggere i wedding planner da eventuali richieste di risarcimento. Grazie a questa partnership, i wedding planner possono contare su soluzioni assicurative adeguate alle loro necessità, con la comodità di una gestione semplice e digitale. Domande frequenti sulla RC Professionale per Wedding Planner La polizza copre anche i collaboratori? Sì, a condizione che ciò sia previsto nel contratto. Durante la fase di preventivo è fondamentale indicare chiaramente il numero e la tipologia di collaboratori coinvolti, così da garantire una copertura adeguata per tutto il team. È possibile sospendere la polizza nei periodi di inattività? Sì, con soluzioni digitali flessibili come quelle offerte da Lokky, è possibile modulare la copertura in base alla stagionalità dell’attività, adattandola alle reali esigenze del professionista. La RC Professionale è obbligatoria per legge? Attualmente non è ancora imposta per legge, ma è vivamente consigliata dall’AIWP e coerente con quanto stabilito dalla norma UNI 11954. Rappresenta una misura concreta di tutela sia per il professionista che per i suoi clienti. Il costo della polizza è detraibile? Sì, la spesa per la polizza RC Professionale può essere fiscalmente detratta come costo legato all’attività professionale. Se vuoi scoprire di più su come tutelarti nella tua attività, clicca qui! Ti è piaciuto l’articolo? Condividilo
Agenda 2030 e Wedding Planning: una sinergia strategica

Agenda 2030 e Wedding Planning: una sinergia strategica Analisi dell’integrazione degli SDGs nel settore del Wedding Planning e del Turismo: sostenibilità e opportunità per i professionisti. CLICCA QUI PER SCARICARE IL PDF CON TUTTI GLI OBIETTIVI RILEVANTI CHE RIGUARDANO LA PROFESSIONE DELLA/DEL WEDDING PLANNER L’Agenda 2030: un quadro globale per un futuro sostenibile L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile rappresenta un piano d’azione internazionale sottoscritto nel settembre 2015 da 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, inclusa l’Italia. Questo accordo multilaterale delinea una visione trasformativa verso un modello di sviluppo che integri in modo equilibrato le dimensioni economica, sociale e ambientale. Al cuore dell’Agenda si collocano i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), articolati in 169 target specifici, che costituiscono un programma d’azione universale, inclusivo e trasformativo. Gli SDGs abbracciano ambiti diversificati ma interconnessi: dalla lotta alla povertà alla tutela delle risorse naturali, dall’istruzione di qualità alla promozione di un’economia responsabile. Gli obiettivi fondamentali dell’Agenda 2030: Eradicazione della povertà estrema e della fame a livello globale Promozione di salute e benessere universali Accesso equo all’istruzione di qualità Raggiungimento dell’uguaglianza di genere Sviluppo di modelli economici sostenibili e inclusivi Tutela dell’ecosistema terrestre e marino Contrasto al cambiamento climatico Rafforzamento delle istituzioni e della cooperazione internazionale Contrariamente a quanto si potrebbe inizialmente pensare, l’Agenda 2030 riveste un ruolo determinante nell’evoluzione e nella qualificazione del settore degli eventi, del wedding planning e del turismo. La crescente attenzione verso la sostenibilità si riflette in molteplici dimensioni dell’industria: Connessioni dirette con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: Consumo e produzione responsabili (Obiettivo 12): implementazione di pratiche sostenibili nell’organizzazione degli eventi, dalla riduzione degli sprechi alla selezione di fornitori eco-certificati Lavoro dignitoso e crescita economica (Obiettivo 8): valorizzazione delle competenze professionali e promozione di condizioni lavorative eque nel settore Città e comunità sostenibili (Obiettivo 11): integrazione degli eventi con le realtà locali e promozione del patrimonio culturale territoriale Parità di genere (Obiettivo 5): superamento delle discriminazioni e promozione delle pari opportunità in un settore ad alta partecipazione femminile Partnership per gli obiettivi (Obiettivo 17): creazione di reti collaborative tra operatori privati, istituzioni pubbliche e comunità locali L’Associazione Italiana Wedding Planner si pone come attore strategico nell’attuazione dei principi dell’Agenda 2030 all’interno del comparto wedding e degli eventi. Attraverso iniziative mirate e una visione sistemica, l’AIWP contribuisce concretamente al raggiungimento di diversi obiettivi di sviluppo sostenibile: Iniziative e approcci innovativi: Formazione certificata e sviluppo delle competenze: in linea con gli Obiettivi 4 (Istruzione di qualità) e 8 (Lavoro dignitoso), l’associazione promuove percorsi formativi riconosciuti che elevano gli standard professionali del settore Standardizzazione e tutela professionale: attraverso l’implementazione della norma UNI 11954, l’AIWP garantisce parametri qualitativi e deontologici nell’esercizio della professione Pratiche sostenibili nel wedding: integrazione di protocolli eco-compatibili nell’organizzazione dei matrimoni, con particolare attenzione all’impatto ambientale e alla valorizzazione delle risorse locali Promozione dell’inclusività: sviluppo di politiche attive per la parità di genere e la non discriminazione all’interno del settore Sviluppo territoriale integrato: incentivazione di un turismo matrimoniale consapevole, capace di generare ricadute positive sulle economie locali nel rispetto delle identità culturali L’adozione dei principi dell’Agenda 2030 rappresenta non solo un imperativo etico, ma anche un’opportunità strategica per il comparto del wedding planning e del turismo matrimoniale. In un contesto di crescente consapevolezza da parte dei consumatori, l’integrazione degli SDGs nel modello di business costituisce un fattore distintivo e un vantaggio competitivo. La trasformazione del settore in chiave sostenibile offre molteplici prospettive di sviluppo: Intercettazione della domanda crescente di matrimoni ed eventi a basso impatto ambientale Valorizzazione delle filiere corte e delle eccellenze territoriali Creazione di nuovi profili professionali specializzati in sustainable wedding planning Sviluppo di certificazioni e standard riconosciuti per gli eventi sostenibili Rafforzamento delle relazioni con le comunità locali e le istituzioni Conclusioni L’Agenda 2030 non rappresenta semplicemente un quadro normativo internazionale, ma una concreta opportunità di innovazione e riposizionamento per l’intero settore del wedding planning e degli eventi. La visione promossa dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile offre linee guida precise per costruire un comparto più moderno, etico e resiliente. L’approccio sistemico proposto dall’AIWP dimostra come sia possibile coniugare eccellenza professionale, qualità del servizio e responsabilità sociale e ambientale. Il futuro del wedding planning si delinea così attraverso un equilibrio virtuoso tra bellezza ed etica, tra creatività e sostenibilità, tra valorizzazione delle tradizioni e innovazione responsabile. Ti è piaciuto l’articolo? Condividilo
Proteggi il tuo lavoro da wedding planner in modo semplice e smart

Proteggi il tuo lavoro da wedding planner in modo semplice e smart Essere wedding planner significa vivere ogni giorno tra sogni, emozioni e checklist infinite. È una professione che richiede creatività, empatia, capacità organizzative e grande attenzione ai dettagli. Ma basta un piccolo intoppo — un fornitore in ritardo, un misunderstanding con gli sposi o un imprevisto durante l’evento — per compromettere mesi di lavoro e mettere in discussione la propria reputazione professionale. Per questo motivo, anche se non è ancora obbligatorio per legge, dotarsi di una polizza RC Professionale è diventata una scelta di responsabilità. Una tutela concreta, capace di proteggere il professionista, il brand e il futuro professionale da richieste di risarcimento e conseguenze economiche potenzialmente molto gravi. La buona notizia? Oggi, grazie al digitale, è possibile attivare una copertura personalizzata in pochi clic, ovunque il professionista si trovi, senza trafile burocratiche. Bastano pochi minuti per ottenere un preventivo su misura, adattato alle reali esigenze del business. Perché è utile stipulare una polizza RC Professionale? Immagina di organizzare un matrimonio in una location esclusiva. Il giorno dell’evento, un errore di coordinamento porta il fiorista a montare un allestimento sbagliato, e gli sposi decidono di chiedere un rimborso. O pensa a un collaboratore freelance che, agendo per tuo conto, commette un errore nella gestione degli orari degli invitati, causando disagi e lamentele. Sono situazioni spiacevoli, ma tutt’altro che rare. Una Responsabilità Civile Professionale interviene proprio in questi casi, coprendo i danni economici causati a terzi (clienti, fornitori, location…) per colpa, negligenza o omissione nell’ambito della tua attività. Ecco come scegliere la polizza giusta per te Scegli una copertura adatta al tuo lavoro Non tutte le RC Professionali sono uguali. Un wedding planner ha esigenze molto diverse rispetto, ad esempio, a un consulente finanziario o a un social media manager. Serve una polizza su misura, che tenga conto della particolarità dell’attività, delle dimensioni degli eventi, del numero di collaboratori e del livello di responsabilità che vengo assunte con i clienti. In questo modo si garantisce una copertura sempre allineata alle effettive necessità professionali, evitando costi inutili o garanzie superflue. Analizza i rischi reali È fondamentale, in primo luogo, analizzare con attenzione i rischi a cui l’attività è esposta, con particolare attenzione a quelli che potrebbero compromettere la continuità professionale e danneggiare la reputazione. Tendenzialmente le persone si preoccupano per i rischi più frequenti — come un litigio con un cliente o una data dimenticata — ma spesso i rischi più gravi sono anche i meno frequenti. Va inoltre considerato che i rischi connessi all’attività professionale non si limitano agli eventuali danni arrecati a terzi, ma comprendono anche quelli che possono colpire direttamente il professionista. Un attacco hacker che blocca il gestionale contenente tutte le informazioni di un matrimonio imminente, ad esempio, potrebbe causare perdite enormi, e magari costringere il professionista a rimborsare l’intero evento. Massimale e franchigia: scegli con consapevolezza Il grado di copertura di una garanzia dipende da diversi fattori. Il massimale rappresenta il tetto massimo che la compagnia ti rimborsa in caso di sinistro. Se organizzi eventi di lusso o gestisci budget elevati, è consigliabile scegliere un massimale più alto, per avere una rete di protezione adeguata al valore economico che gestisci. È importante considerare che il massimale corrisponde all’importo massimo erogabile dalla compagnia in caso di sinistro. Pertanto, è essenziale determinare un valore adeguato alle necessità specifiche dell’attività, al fine di proteggere il proprio patrimonio e assicurare la continuità del business. La franchigia, invece, è la parte del danno che resta a tuo carico. Una franchigia troppo bassa può far salire il costo del premio, ma sceglierne una sostenibile ti consente di contenere i costi della polizza senza rinunciare alla copertura. Valutare con attenzione l’intermediario e la proposta più adatta Scegliere l’intermediario giusto è tanto importante quanto la polizza stessa. Un consulente generico potrebbe non comprendere appieno i rischi specifici che corre quotidianamente chi opera nel tuo settore, mentre un partner specializzato può aiutarti a costruire una copertura perfettamente aderente al tuo profilo. Infatti, oltre al costo, è opportuno considerare anche la qualità del servizio erogato, la tempestività nell’assistenza in caso di sinistro e, non da ultimo, l’affidabilità e la reputazione dell’assicuratore. Un professionista esperto sa anche guidarti nell’attivazione di garanzie opzionali, nella scelta del massimale corretto e nell’analisi del profilo di rischio. Ricorda però: per ricevere la consulenza giusta, è fondamentale fornire una descrizione chiara e completa della tua attività, compilando con attenzione il questionario iniziale. Il digitale al servizio della tua tranquillità Oggi, grazie alla collaborazione tra AIWP e Lokky – broker assicurativo digitale specializzato in professionisti e freelance – i Wedding Planner possono accedere a soluzioni assicurative pensate appositamente per la loro professione, in modo semplice, rapido e completamente online. La piattaforma Lokky consente di ottenere in pochi minuti un preventivo personalizzato, costruire una polizza su misura selezionando solo le garanzie realmente necessarie, e gestire ogni aspetto direttamente online, anche da smartphone. Inoltre, la possibilità di attivare o sospendere le coperture in base alla stagionalità del lavoro offre un livello di flessibilità ideale per chi opera in un settore soggetto a picchi e periodi di minor attività. Grazie a questa personalizzazione, è possibile ottimizzare il proprio budget, evitando costi superflui e ottenendo una copertura adeguata alle esigenze specifiche di ciascun wedding planner. Un’assicurazione ben costruita non è un costo da evitare, ma un investimento strategico: consente di lavorare con maggiore serenità, trasmettere professionalità ai clienti e tutelare il proprio business da rischi che, se trascurati, potrebbero compromettere anni di impegno e reputazione. 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Tutela e Professionalità: AIWP sceglie Lokky per proteggere la figura del Wedding Planner

Tutela e Professionalità: AIWP sceglie Lokky per proteggere la figura del Wedding Planner AIWP avvia una partnership strategica con Lokky offrendo una polizza assicurativa su misura per Wedding Planner, garantendo protezione professionale completa e rafforzando gli standard della categoria Un passo importante verso la tutela professionale Nel percorso di crescita e riconoscimento della professione del Wedding Planner, la tutela del lavoro e della reputazione assume un ruolo sempre più centrale. Per questo motivo, l’Associazione Italiana Wedding Planner (AIWP) ha scelto di attivare una partnership strategica con Lokky, insurtech italiana specializzata in soluzioni assicurative innovative per liberi professionisti e Partite IVA. La soluzione assicurativa: protezione completa e personalizzata Una polizza su misura per i Wedding Planner La polizza proposta da Lokky è il risultato di un dialogo diretto con AIWP, progettata specificamente per rispondere alle esigenze di chi opera nel settore degli eventi e dei matrimoni. Coperture: RC Freelance: polizza di responsabilità civile professionale volta a proteggere in caso di errori o omissioni nell’organizzazione dell’evento RCT/O: copertura accessoria per danni a cose e /o persone durante lo svolgimento di cerimonie e ricevimenti Infortuni e malattia: copertura accessoria riguardante la protezione del tuo lavoro e del tuo reddito Cyber Risk: copertura accessoria ideata per proteggere le attività digitali e i dati sensibili dei clienti Semplicità e assistenza La soluzione offre una copertura modulare e completamente digitale, attivabile online in pochi minuti. Un team di esperti è sempre disponibile per fornire supporto in caso di dubbi o necessità di personalizzazioni specifiche. Il valore strategico della partnership Standard professionali elevati AIWP promuove da sempre la figura del Wedding Planner come professionista qualificato e certificato secondo le norme UNI 11954 e 11955, in grado di operare nel mercato con competenza, trasparenza e responsabilità. Garanzia per clienti e professionisti Questa polizza rappresenta sia un ulteriore strumento di garanzia per il cliente finale sia una tutela fondamentale per chi esercita la professione con serietà e dedizione. Un segnale di evoluzione per l’intera categoria La collaborazione con Lokky non è semplicemente un servizio aggiuntivo: è un messaggio chiaro al mercato. Dimostra che la professione del Wedding Planner sta evolvendo, si struttura con maggiore solidità, si dota di strumenti adeguati e stabilisce nuovi standard qualitativi. Invito all’azione Invitiamo tutte le Associate e gli Associati AIWP, nonché coloro che stanno intraprendendo il percorso di formazione certificata, a valutare l’attivazione di questa copertura assicurativa. Proteggere il proprio lavoro significa anche riconoscerne il valore. Ti è piaciuto l’articolo? Condividilo
AIWP: Sette Anni di Fatti, Visione e Verità

AIWP: Sette Anni di Fatti, Visione e Verità 10 Maggio 2018 – 10 Maggio 2025 La sfida iniziale Ci dissero: “No, non posso associarmi o essere parte di AIWP, Mi sciupi il nome.” “Ma chi è Clara Trama?” “Io non credo nella certificazione.” “La norma UNI? Non servirà mai.” “Il Wedding Planner? Non sarà mai una professione vera.” “Non la state nemmeno promuovendo, quella norma…” Il valore della certificazione “Finché non diventa obbligatoria la certificazione, io continuo a lavorare lo stesso” Questa è una frase che abbiamo sentito più volte. Ed è tecnicamente vera: la Legge 4/2013, che regola le professioni non organizzate in ordini o collegi, non obbliga alla certificazione. Ma attenzione: ciò che non è obbligatorio per legge, può comunque diventare essenziale per il mercato, per la reputazione, per i clienti e per il proprio posizionamento. Oggi chi sceglie la certificazione UNI, non lo fa perché costretto. Lo fa perché vuole distinguersi. Vuole essere tracciabile. Vuole essere professionista per davvero. La certificazione non serve a legittimarti. Serve a tutelarti, a dimostrare competenze oggettive, a rispondere con autorevolezza in un mercato che chiede sempre più trasparenza, qualità, sicurezza. E soprattutto: non serve aspettare che diventi obbligatoria per fare la cosa giusta. Le pioniere e i pionieri sono coloro che anticipano il futuro, non quelli che lo subiscono. In AIWP abbiamo scelto di alzare l’asticella. Perché lavorare si può. Ma lavorare bene, in regola, con metodo e certificazione… è un’altra cosa. E fa tutta la differenza. Vantaggi reali, non solo teorici “Che vantaggio mi darà la certificazione? Io lavoro benissimo anche senza, mi scelgono lo stesso” È vero: ci sono professionisti e professioniste che lavorano da anni senza certificazione. Ma questo non è un argomento contro la certificazione. È solo la dimostrazione che il talento personale esiste, ma non basta più. Oggi non è sufficiente “essere scelti”. Bisogna anche dimostrare perché si è stati scelti, secondo criteri trasparenti, misurabili, riconosciuti. La certificazione non cancella il valore pregresso, ma lo rafforza, lo protegge e lo mette in sicurezza nel tempo. Non è un pezzo di carta. È un sistema che ti distingue in un mercato che oggi guarda a qualità, conformità, affidabilità. La certificazione ti dà: Tutela professionale secondo norma UNI Valore aggiunto contrattuale e commerciale Riconoscibilità pubblica e istituzionale Accesso a bandi, gare, progetti regionali ed europei Protezione della reputazione in caso di contenziosi, reclami, concorrenza sleale Chi lavora bene, può lavorare ancora meglio se il suo operato è documentato, riconosciuto e certificato da un ente terzo. La certificazione non serve solo a chi ha bisogno di credibilità. Serve anche e soprattutto a chi ha già autorevolezza e vuole difenderla. Sette anni di risultati concreti Eppure oggi, a sette anni dalla nascita dell’Associazione Italiana Wedding Planner, i fatti parlano per noi. Abbiamo costruito un impianto normativo, formativo, culturale e politico che ha dato finalmente dignità e riconoscimento alla figura del Wedding Planner e del Destination Wedding Planner in Italia. Non per ego. Non per rivalsa. Ma per giustizia professionale. A chi ci accusa di non promuovere la norma, rispondiamo con centinaia di documenti pubblici, protocolli, articoli, eventi, presentazioni istituzionali. Chi non se ne è accorto, semplicemente non si è documentato. E ciò rivela il limite del suo studio, non il nostro operato. Una strada tracciata 2018 – 2025: Il nostro percorso 2018 – Nasce AIWP. L’obiettivo è chiaro: proteggere la professione, istituirne le basi normative e impedire che venga banalizzata. 2019 – Guidiamo la redazione della PDR 61:2019 in sede UNI. 2019 – Sottoscriviamo l’accordo con Intertek Italia, ente terzo accreditato, per la certificazione delle competenze. 2019 – Riconoscimento ufficiale come Associazione di categoria ai sensi della Legge 4/2013. 2020 – In piena pandemia, firmiamo il Manifesto della Responsabilità nei Matrimoni e costruiamo un protocollo normativo per la ripresa degli eventi. 2021 – Firmiamo il Protocollo per la Sostenibilità degli Eventi, certificato con AuditPeople, per integrare etica ambientale e responsabilità sociale nella progettazione. 2022 – Avviamo i lavori per la Norma UNI 11954 con UNI (Unione Italiana Normazione), grazie proprio al quadro giuridico della Legge 4/2013. 2024 – Entrano in vigore le norme UNI 11954 e UNI 11955, che definiscono e regolano la figura e le competenze del Wedding Planner e delle agenzie. 2024 – Avviamo il percorso di riconoscimento territoriale nelle Regioni: Basilicata, Sardegna, Sicilia, Toscana. Le nostre azioni concrete Abbiamo: Redatto proposte di legge regionali Siglato protocolli d’intesa istituzionali Promosso campagne di contrasto alla formazione falsa e fuorviante Portato il tema Wedding Planner nei tavoli del Made in Italy Dialogato con Ministeri, Regioni, Accredia AIWP: La risposta a chi non credeva fosse possibile Abbiamo dimostrato che non serve urlare. Serve sapere. Che non basta vendere sogni. Serve certificare realtà. Che le parole illudono. Ma i sistemi di qualità costruiscono futuro. AIWP è nata per difendere il valore, non prodotti da marketing, oppure prodotti da bancone. Oggi, sette anni dopo, è il punto di riferimento etico, tecnico e istituzionale per chi vuole esercitare questa professione con serietà. Il fondamento legislativo La Legge 13 e il valore della formazione certificata Il nostro percorso si fonda non solo sulla volontà, ma su una base giuridica solida e concreta. Oltre alla Legge 4/2013, che riconosce e tutela le professioni non ordinistiche, è fondamentale richiamare anche la Legge 13/2013, che regola il Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze e promuove la formazione normata e tracciabile come strumento per valorizzare il capitale umano. È la Legge 13 che sancisce l’importanza della trasparenza nei percorsi formativi, della riferibilità a standard nazionali e internazionali, e dell’accesso a sistemi di validazione e riconoscimento delle competenze professionali. Questo è il futuro della formazione in Italia. E noi lo stiamo già praticando. Perché certificarsi La certificazione rafforza la professionalità e la professione del Wedding Planner di categoria insieme alla fiducia del cliente, il rapporto con i fornitori e il rispetto per il tuo territorio. Anche se si lavora bene senza certificazione, questa non sostituisce l’esperienza, ma la valorizza. La
Matrimoni in Miniera: Quando il Wedding Tourism Incontra il Patrimonio Industriale

Matrimoni in miniera: quando il wedding tourism incontra il patrimonio industriale Nuove destinazioni per cerimonie uniche ridanno vita ai siti industriali dismessi dell’Isola d’Elba. All’Isola d’Elba, terra di storia mineraria secolare, gli antichi siti industriali stanno vivendo una sorprendente rinascita attraverso il wedding tourism. Un’iniziativa innovativa trasforma ora questi spazi carichi di memoria in scenari unici per celebrazioni nuziali, dimostrando come il settore wedding possa diventare volano di valorizzazione territoriale e culturale. Dal patrimonio industriale a location da sogno Nel cuore del Mar Tirreno, dove per secoli le vene ferrose hanno scandito la vita e l’economia locale, nasce un progetto pioneristico: “Matrimonio in Miniera”. L’iniziativa, promossa dal Comune di Rio in collaborazione con la Fondazione Isola d’Elba, apre le porte di siti minerari dismessi a coppie in cerca di una cornice nuziale non convenzionale e ricca di significato. Le coppie possono ora pronunciare il fatidico “sì” in scenari di straordinaria potenza evocativa: dalle profonde gallerie sotterranee alla maestosa Torre del Giove, fino alla suggestiva cava del Monte Calamita. Ambienti che raccontano secoli di lavoro e identità territoriale si trasformano così in quinte scenografiche dove storia e romanticismo si fondono in un’esperienza unica. “Questo è un perfetto esempio di come il matrimonio possa trasformarsi in un’esperienza culturale, capace di valorizzare l’identità locale e attivare nuove economie,” afferma Silvia Sottocasa, Vice Presidente AIWP e referente per il progetto AIWP – Wedding Tourism Experience. Un matrimonio che racconta il territorio Ciò che rende particolarmente significativa questa iniziativa è la sua capacità di andare oltre la semplice ricerca di originalità. Scegliere una miniera dismessa come location nuziale rappresenta un gesto simbolico che riconosce e celebra l’identità storica del luogo, trasformando il matrimonio in un’esperienza culturale immersiva. Questi siti industriali, testimoni silenziosi di un’epoca produttiva ormai conclusa, vengono così sottratti all’abbandono e reintegrati nel tessuto vivo del territorio. La cerimonia nuziale diventa così un’occasione per narrare la storia locale, coinvolgendo emotivamente non solo gli sposi e i loro ospiti, ma riattivando un dialogo con la comunità locale. Wedding tourism sostenibile e rigenerativo L’esempio dell’Isola d’Elba illustra perfettamente come il settore del wedding possa abbracciare una dimensione più etica e consapevole. Il wedding tourism, quando concepito in questa chiave, diventa strumento di: Rigenerazione di spazi dismessi: dando nuova vita e funzione a luoghi altrimenti destinati all’abbandono Destagionalizzazione turistica: attraendo visitatori anche in periodi meno tradizionali Valorizzazione dell’identità locale: trasformando elementi distintivi del territorio in attrattori turistici Attivazione di economie locali: coinvolgendo fornitori e professionisti del territorio “Come Associazione Italiana Wedding Planner, riconosciamo in iniziative come questa un segnale importante: il futuro del wedding è etico, consapevole e legato ai territori, capace di coniugare estetica, sostenibilità e impatto sociale,” sottolinea l’AIWP. Una nuova visione per i wedding planner Per i professionisti del settore wedding, esperienze come “Matrimonio in Miniera” rappresentano un invito a guardare con occhi nuovi al patrimonio culturale italiano, esplorando possibilità creative oltre i circuiti tradizionali. I “non luoghi” e gli spazi industriali dismessi, di cui l’Italia è ricca, possono trasformarsi in scenari di straordinario fascino per cerimonie che cercano autenticità e profondità. Questo approccio richiede ai wedding planner competenze trasversali: Capacità di leggere e interpretare il genius loci dei territori Conoscenza del patrimonio storico-culturale locale Sensibilità verso tematiche di sostenibilità e impatto sociale Abilità nel tradurre elementi identitari in esperienze emozionali Il matrimonio come narrazione territoriale Il matrimonio in miniera all’Isola d’Elba rappresenta un caso emblematico di come il settore wedding possa evolvere verso una dimensione più consapevole e radicata. La cerimonia nuziale diventa così non solo celebrazione di un amore, ma anche occasione di riscoperta e valorizzazione territoriale. “Il matrimonio diventa così una leva per il recupero e la rigenerazione, una forma di turismo esperienziale che parla al cuore e alla comunità,” conclude l’AIWP, invitando tutti i professionisti del settore a esplorare con creatività e rispetto il patrimonio italiano meno convenzionale. In un’epoca in cui l’autenticità è sempre più ricercata, spazi come le miniere dell’Elba dimostrano una verità semplice ma potente: la bellezza è ovunque ci sia una storia da raccontare. Ti è piaciuto l’articolo? Condividilo